
Trasformazione alimentare
Valorizzazione dei sottoprodotti e recupero di ingredienti nelle filiere di trasformazione
Dalla trasformazione alimentare al valore
La trasformazione alimentare genera ogni giorno sottoprodotti che spesso finiscono sottoutilizzati o avviati a smaltimento.
Ogni giorno sottoprodotti ricchi di potenziale vengono trattati come rifiuti. Fibre, proteine e composti bioattivi spesso finiscono sottoutilizzati, mentre possono diventare ingredienti e semilavorati per nuove ricette, integratori e applicazioni funzionali. L’obiettivo è chiaro: trasformare ciò che oggi pesa su costi e logistica in risorse utili, con percorsi di valorizzazione concreti e misurabili.
DAL PROBLEMA ALL’OPPORTUNITÀ
gestione scarti prodotti dalla trasformazione alimentare
La gestione scarti prodotti dalla trasformazione alimentare non è solo un tema di smaltimento: è un’occasione per recuperare fibre, proteine e composti bioattivi presenti nei residui di lavorazione e trasformarli in ingredienti e semilavorati utili a nuove ricette, integratori o applicazioni funzionali. Dove non è possibile un impiego alimentare, i residui organici possono alimentare percorsi di energia rinnovabile (es. biogas) in ottica di economia circolare.
- semilavorati e prodotti ad elevato tenore proteico
Con biofermentazione mirata si aumenta il contenuto e la biodisponibilità delle proteine, si arricchisce il profilo aminoacidico e si riducono fattori antinutrizionali. I semilavorati ottenuti sono basi affidabili per alimenti funzionali, snack proteici e alternative vegetali. - ingredienti funzionali da fibre e composti bioattivi
Sottoprodotti ricchi di fibre, proteine e sostanze bioattive possono essere essiccati e micronizzati per ottenere farine ed estratti concentrati da usare in barrette, polveri proteiche e bevande arricchite. - alternative vegetali pronte per la formulazione
Residui proteici e amidacei alimentano percorsi di biofermentazione orientati a ingredienti proteici e alternative vegetali a yogurt o carne, ampliando il portafoglio senza stravolgere la produzione. - energia rinnovabile dai residui organici
I residui della trasformazione diventano biomassa per digestione anaerobica: biogas per energia elettrica e termica in sito; il digestato chiude il ciclo come fertilizzante, in ottica di economia circolare.
VANTAGGI CONCRETI PER la grande distribuzione
meno sprechi, meno costi e più valore
Percorsi chiari di impiego riducono lo smaltimento e alleggeriscono la logistica, liberando risorse per ciò che conta.
nuove linee e referenze a maggiore valore
Farine, estratti e semilavorati ad alto valore aprono opportunità in alimentare, nutraceutica e plant-based, senza cambiare identità.
utilizzo completo delle materie
Ogni flusso trova il suo posto: ingredienti funzionali, semilavorati proteici o bioenergia, con coerenza produttiva.
economia circolare in stabilimento
Valorizzazione delle componenti utili e biogas da residui organici integrano un percorso concreto di economia circolare.
PROBLEMI TIPICI CHE RISOLVIAMO
Partiamo dai dati reali del tuo impianto: volumi, flussi e punti critici. Da qui definiamo priorità e soluzioni personalizzate per valorizzare i sottoprodotti e ridurre lo spreco.
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mancato utilizzo dei sottoprodotti
Frazioni ricche di fibre, proteine e composti bioattivi restano senza utilizzo adeguato e diventano un costo.
difficoltà a trasformare residui in ingredienti
Manca un percorso pratico per essiccazione, micronizzazione o biofermentazione orientato a farine, estratti e semilavorati pronti per la formulazione.
scarsa integrazione con lo sviluppo prodotto
Le ricette non riflettono le disponibilità effettive dei flussi: si accumulano residui e si perdono opportunità.
gestione dei residui organici
Residui umidi e variabili pesano su pianificazione e logistica; l’energia rinnovabile da digestione anaerobica offre uno sbocco operativo.